Nella primavera 1941, durante la seconda guerra mondiale, otto militari italiani ricevono l'ordine di riprendere e presidiare l'isola greca di Syrna, sul mare Egeo, appartenente all'Italia dal 1920 e recentemente abbandonata dai tedeschi. Gli otto componenti il presidio sono un campionario pittoresco di sprovveduti. Nell'isola deserta non accade nulla per vari giorni, e gli otto finiscono col sentirsi ignorati e inutili. Quando poi la nave viene affondata da ignoti sabotatori e la radio messa fuori uso dall'incuria di Colasanti, il loro isolamento è totale. Ma ecco affacciarsi da un imprevedibile nascondiglio qualcuno e poi altri dei rari abitanti, che poi simpatizzano con gli occupanti. Finchè un aereo da ricognizione in avaria atterra a Syrna e il pilota informa il "presidio" che la guerra è finita. Ripartito, segnala a un comando il gruppo degli sperduti, che vengono rimpatriati, ad eccezione di Farina. Sicuramente è un bel film, ma non so quanto da premio Oscar, la storia è carina simpatica, con le classiche atmosfere aldmodovariane, ma da molto a pensare che per vincere un Oscar basti parlare un pò di guerra.
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