Chuck Barris (Sam Rockwell) è uno dei più noti creatori di programmi e conduttori che la televisione americana ricordi. In una sua recente biografia ha dichiarato di esser stato anche una spia della Cia e di avere ucciso 33 persone. E’ da questa doppia personalità che George Clooney prende il soggetto per il suo primo film da regista. Barris si carica di omicidi di qui ovviamente non c’è prova e questo spinge Clooney a mantenere un doppio registro: quanto è “reale” e quanto sta invece nella mente mitomane dell’uomo di spettacolo? Mescolando i generi e le memorie cinematografiche e non Clooney diverte ma al contempo fa riflettere sul formarsi di una personalità dissociata in un periodo storico in cui il nemico è lontano e misterioso come fu il tempo della guerra fredda. L'idea è fresca e originale nello stile Clooney che ben si divincola anche aldiqua della macchina da presa. La storia è molto radicata nella vita "americana", ma interressante e psicologicamente stimolante per le menti a caccia di nuova carne cinematografica di medio livello.
CARINO
Confessioni di una mente pericolosa (2003)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)






Nessun commento:
Posta un commento