regista: JON HILLCOAT
Il post-apocalittico da "Io sono leggenda" in poi va di moda, ma i tratti distintivi di questo film per le atmosfere cupe e la poca azione rende il film originale. Una pioggia radioattiva ha spento i colori del mondo, una guerra o forse un'apocalisse nucleare ha terminato la natura e le sue creature: gli alberi cadono, gli uccelli hanno perso l'intenzione del volo, il mare ha esaurito il blu, gli uomini non sognano più e si nutrono di uomini e crudeltà. In questa atmosfera tragica si divincola la storia di un viaggio verso sud di un genitore (Viggo Mortensen) con il fragile figlioletto al quale regala sprazzi della sua colorata memoria e storie che lo distraggano dal torpore che li circonda. Lungo la strada il ragazzo esplorerà la propria umanità, imparando la conoscenza del bene e del male. Bastano pochi minuti a consegnare allo spettatore il senso di un'opera che si incammina su una strada chiusa dentro l'ossessione di un padre concentrato e accanito nella cura genitoriale tanto da perdere in alcuni frangenti la cognizione del limite tra bene e male. Qui interviene il bambino che da "angelo" che da la forza di continuare, riesce anche a portare l'umanità di un cuore, come quello del padre, che non ha più forza di sperare. Risente un pò di pochi "sbalzi" narrativi.
CARINO http://www.movshare.net/video/1kpg7mhf8fpjc
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